{"id":9010,"date":"2017-10-06T18:28:14","date_gmt":"2017-10-06T16:28:14","guid":{"rendered":"https:\/\/italianidifrontiera.com\/?p=9010"},"modified":"2024-03-10T09:19:32","modified_gmt":"2024-03-10T09:19:32","slug":"federico-faggin-e-il-mistero-della-consapevolezza-che-non-ci-fara-mai-diventare-uguali-alle-macchine","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.italianidifrontiera.com\/2017\/10\/06\/federico-faggin-e-il-mistero-della-consapevolezza-che-non-ci-fara-mai-diventare-uguali-alle-macchine\/","title":{"rendered":"Federico Faggin e il mistero della consapevolezza, che non ci far\u00e0 mai diventare uguali alle macchine"},"content":{"rendered":"<p><a href=\"https:\/\/italianidifrontiera.com\/2017\/10\/06\/federico-faggin-e-il-mistero-della-consapevolezza-che-non-ci-fara-mai-diventare-uguali-alle-macchine\/schermata-2017-10-06-alle-18-02-11\/\" rel=\"attachment wp-att-9012\"><img fetchpriority=\"high\" decoding=\"async\" class=\"aligncenter size-full wp-image-9012\" src=\"https:\/\/italianidifrontiera.com\/wp-content\/uploads\/2017\/10\/Schermata-2017-10-06-alle-18.02.11-1.png\" alt=\"\" width=\"753\" height=\"712\" \/><\/a><\/p>\n<p>Un grande piacere, aver incontrato nuovamente lo scorso luglio a Campus Party, evento a Milano Fiera, Elvia e Federico Faggin, fra i padri del microchip e della tecnologia touch, che come pochi ha contribuito con le sue straordinarie riflessioni al percorso di Italiani di Frontiera, protagonista sul palco di una straordinaria conferenza, nella sala che il giorno dopo ha ospitato uno stroryelling IdF promosso da EGEA.<\/p>\n<p>Qui sotto l&#8217;articolo scritto per l&#8217;occasione per Linkiesta:\u00a0<a href=\"http:\/\/www.linkiesta.it\/it\/article\/2017\/08\/02\/federico-faggin-luomo-che-ha-inventato-il-microchip-non-diventeremo-sc\/35106\/\"><strong>Federico Faggin, l&#8217;uomo che ha inventato il microchip: Non diventeremo schiavi di chi ci vuole uguali alle macchine<\/strong>&#8221; \u00a0<\/a><\/p>\n<p>Assuefatti a una cronaca che sembra tirarci sul fondo, tra una Capitale in perenne emergenza, connazionali che devastano l\u2019ambiente appiccando fuoco o peggio ancora continuano ad assassinare donne, ha senso tentare di volare alto chiedendoci chi siamo, com\u2019\u00e8 il mondo attorno a noi? Forse s\u00ec e nei giorni scorsi c\u2019\u00e8 stata l\u2019occasione per un pizzico d\u2019orgoglio nazionale, perch\u00e9 a ispirare una riflessione \u201calta\u201d sul domani \u00e8 stato un italiano. Anzi l\u2019italiano che forse pi\u00f9 di tutti ha contribuito nel passato recente a rivoluzionare il presente e proiettarlo nel futuro, non solo nostro ma dell\u2019umanit\u00e0.<\/p>\n<p>Chi siamo? Non siamo macchine innanzitutto, e le macchine sempre pi\u00f9 intelligenti che ci circondano potranno anche sostituirci in molti lavori o nei calcoli ma non saranno mai intelligenti come gli esseri umani.<\/p>\n<p>Com\u2019\u00e8 il mondo? Studiare il nostro rapporto con queste macchine ispira un\u2019intuizione che dalla scienza sfiora il pensiero mistico: la consapevolezza, che ci distinguer\u00e0 sempre da computer e robot, non \u00e8 esclusiva della mente umana ma una misteriosa propriet\u00e0 presente in natura. Come se l\u2019energia stessa che determina la materia, tendesse misteriosamente verso questa coscienza di s\u00e9.<\/p>\n<p>A tenere inchiodata per oltre un\u2019ora una platea ammirata di centinaia di giovani, sul palco <a href=\"http:\/\/italia.campus-party.org\/agenda\" target=\"_blank\" rel=\"noopener noreferrer\"><em>Feel the Future<\/em> al Campus Party<\/a> in Fiera a Milano dello scorso luglio \u00e8 stato u<strong>n ingegnere vicentino classe 1941, con una visione in netta controtendenza rispetto al pensiero dominante in Silicon Valley<\/strong>, culla mondiale californiana dell\u2019innovazione dove vive dalla fine degli anni Sessanta, che forse a lui deve pure il suo nome.<\/p>\n<div id=\"attachment_9011\" style=\"width: 1034px\" class=\"wp-caption aligncenter\"><a href=\"https:\/\/italianidifrontiera.com\/2017\/10\/06\/federico-faggin-e-il-mistero-della-consapevolezza-che-non-ci-fara-mai-diventare-uguali-alle-macchine\/img_0149\/\" rel=\"attachment wp-att-9011\"><img decoding=\"async\" aria-describedby=\"caption-attachment-9011\" class=\"wp-image-9011 size-large\" src=\"https:\/\/italianidifrontiera.com\/wp-content\/uploads\/2017\/10\/IMG_0149-1024x678.jpg\" alt=\"\" width=\"1024\" height=\"678\" \/><\/a><p id=\"caption-attachment-9011\" class=\"wp-caption-text\">Con Elvia e Federico Faggin e un gruppo di amici, fra i quali Mauro Aprile Zanetti giornalista di San Francisco che ha condotto l&#8217;incontro al Campus Party, Milano Fiera.<\/p><\/div>\n<p><strong>Fu Federico Faggin infatti a firmare il primo microchip che ha dato il via all\u2019era del silicio<\/strong>, la rivoluzione hi tech che ha cambiato le nostre vite con apparecchi sempre pi\u00f9 piccoli, potenti e veloci. Negli anni Ottanta, fu ancora lui a progettare la prima tecnologia touch, che i giganti della telefonia per anni non capirono. E quando Steve Jobs lo incontr\u00f2, intuendo il potenziale di quella invenzione tent\u00f2 di ottenerla in esclusiva, e al rifiuto di Faggin, decise che la sua azienda ne avrebbe sviluppata una simile. Quando ci riusc\u00ec, rivoluzionando in breve il mondo dei portatili, le altre aziende che non avevano capito corsero ad acquistare dall\u2019ingegnere vicentino il touch, che oggi \u00e8 parte integrante, persino invasiva, della nostra quotidianit\u00e0.<\/p>\n<p>Quello che fu un ragazzino cos\u00ec dotato da costruire a 13 anni da solo un aeroplanino e farlo volare, \u00e8 stato<strong> premiato dal presidente Obama con la prestigiosa National Medal of Technology and Innovation 2009,<\/strong> per il suo eccezionale contributo al progresso tecnologico. Da scienziato imprenditore, Faggin aveva sconfinato da tempo dalla fisica nella biologia. Ma ora la sua ricerca sembra approdare pure alla filosofia, materia di cui suo padre Giuseppe fu illustre studioso. \u00abVolevo creare reti neurali in silicio, come un microprocessore che si crei da solo, che impari, invece di un microprocessore che si deve programmare. Mi sono chiesto: sar\u00e0 possibile fare un computer consapevole? Gli scienziati pensavano che la consapevolezza fosse un fenomeno emergente dal funzionamento del cervello. Se \u00e8 considerato una macchina perch\u00e9 non posso fare una macchina consapevole\u00bb, ha ricordato Faggin.<\/p>\n<p>\u00abNon ci volle molto per capire che la differenza fondamentale sta nei sentimenti, nella capacit\u00e0 di avere sensazioni fisiche, per esempio il colore rosso, il profumo di una rosa, il sapore del vino\u2026\u00bb.<strong> Un computer, ha spiegato, pu\u00f2 anche arrivare a decifrare gli impulsi elettrici di un profumo e riconoscere la rosa. Ma non pu\u00f2 e non potr\u00e0 arrivare mai a cogliere il valore simbolico, la sensazione e i pensieri che quel profumo genera<\/strong>. \u00abMi sono messo a cercare di capire da dove scaturisce questa differenza: dalle equazioni della fisica? No, non ci dicono nulla dei sentimenti, ci dicono come dei simboli vengono trasformati in altri simboli, che \u00e8 quello che fa il computer. Ma noi tra un simbolo e l\u2019altro abbiamo una sensazione e questo \u00e8 solo l\u2019inizio\u2026 senza sentimenti la vita non avrebbe senso. Il computer dentro ha il buio, noi abbiamo luce, la capacit\u00e0 di immaginare, di creare. Noi comprendiamo il contesto nei quali i simboli si trovano e il computer non pu\u00f2 comprenderlo questo contesto, glielo diamo noi\u00bb.<\/p>\n<p><strong>Faggin \u00e8 convinto che questa consapevolezza sia di natura e qualit\u00e0 completamente diversa dalla qualit\u00e0 della materia<\/strong>, non il risultato della complessit\u00e0. E il modello che sta elaborando diverge da quello della fisica standard, comincia con l\u2019idea che l\u2019energia che compone spazio tempo e materia, sia consapevole, riflette se stessa, possa percepire se stessa. \u00abIo guardo a me stesso per avere un\u2019idea di cosa sia un\u2019esperienza interiore. Nella mia realt\u00e0 ci sono due mondi collegati, due facce di una medaglia, quello interno dei sentimenti, della comprensione e quello esterno. Dov\u2019\u00e8 il mondo interno del computer? \u00c8 solo esteriorit\u00e0 non c\u2019\u00e8 niente dentro. Nel campo della scienza nessuno ha mai studiato la natura della consapevolezza, una parola che vent\u2019anni fa non si poteva neanche usare in accademia. I filosofi, gli psicologi la usavano, ma perch\u00e9 disturba l\u2019idea che siamo materia, che siamo delle macchine.<strong> Non siamo macchine! E dobbiamo essere contenti di non esserlo. Vogliamo essere macchine? Ma siamo matti?\u00bb.<\/strong><\/p>\n<p>I fisici, lo scienziato rimprovera una \u00abpaura di Dio, delle cose mistiche: si irrigidiscono di fronte a quelle che sono invece domande assolutamente appropriate da farci: com\u2019\u00e8 che siamo consapevoli, come mai le equazioni della fisica non ci dicono il perch\u00e9. E se la realt\u00e0 ha una faccia interna e una esterna dobbiamo prenderne atto. Ma i fisici pensano che quella interna nasca da quella esterna ed \u00e8 l\u00ec l\u2019\u2019errore, dopo 40 anni non sono riusciti nemmeno ad arrivarci vicino\u00bb. <strong>Per Faggin, c\u2019\u00e8 \u00abun tab\u00f9 che dev\u2019essere sventrato, perch\u00e9 se non lo sventriamo diventiamo schiavi di chi vuole farci pensare che siamo macchine<\/strong>\u00bb.<\/p>\n<p><strong>Mentre buona parte di Silicon Valley sembra ispirata dal concetto visionario della Singolarit\u00e0<\/strong>, un futuro imminente in cui il progresso tecnologico produrr\u00e0 macchine pi\u00f9 intelligenti e capaci dell\u2019uomo, cambiando per sempre l\u2019umanit\u00e0, destinandoci per alcuni addirittura a un domani di immortalit\u00e0, Faggin sceglie una strada diversa: un intreccio tra scienza e filosofia, che rievoca le contaminazioni della controcultura californiana, fra mistica e religioni orientali, vero humus per la nascita della New Economy. E a questa ricerca Faggin <a href=\"http:\/\/www.fagginfoundation.org,\/\" target=\"_blank\" rel=\"noopener noreferrer\">ha dedicato una Fondazione<\/a>, intitolata a lui e alla moglie Elvia, che finanzia studi in questa direzione.<\/p>\n<p><strong>\u00abNon da solo, voglio arrivare al punto di avere una fisica che parte da principi cognitivi invece che da principi materialistici<\/strong>: la fisica va avanti attraverso rivoluzioni, dove uno salta fuori e dice: guardate che non dev\u2019essere proprio cos\u00ec. E siccome io sono uno di quelli che non deve obbedire a nessuno per fortuna, posso anche permettermi di dire quello che penso\u00bb.<br \/>\n<iframe src=\"https:\/\/www.youtube.com\/embed\/diz2NuWvSvI\" width=\"560\" height=\"315\" frameborder=\"0\" allowfullscreen=\"allowfullscreen\"><\/iframe><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Un grande piacere, aver incontrato nuovamente lo scorso luglio a Campus Party, evento a Milano Fiera, Elvia e Federico Faggin, fra i padri del microchip e della tecnologia touch, che come pochi ha contribuito con le sue straordinarie riflessioni al percorso di Italiani di Frontiera, protagonista sul palco di una straordinaria conferenza, nella sala che [&hellip;]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":0,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[11,14],"tags":[31,41,51,59,79,82,83,92,96,99],"class_list":["post-9010","post","type-post","status-publish","format-standard","hentry","category-ispirazione","category-il-sogno","tag-chip","tag-eventi","tag-guru","tag-innovazione","tag-scienza","tag-sfide","tag-silicon-valley","tag-storia","tag-universita","tag-visioni"],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.italianidifrontiera.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/9010"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.italianidifrontiera.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.italianidifrontiera.com\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.italianidifrontiera.com\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.italianidifrontiera.com\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=9010"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.italianidifrontiera.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/9010\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":14240,"href":"https:\/\/www.italianidifrontiera.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/9010\/revisions\/14240"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.italianidifrontiera.com\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=9010"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.italianidifrontiera.com\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=9010"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.italianidifrontiera.com\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=9010"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}