Da neolaureata rischiava d’esser mandata oltre frontiera: dopo 4 anni Sima è finalmente cittadina italiana

 

LA STORIA (APRILE 2012)

Per una volta, Italiani di Frontiera parla di chi la frontiera deve sfidarla… perchè rischia di essere mandata oltre confine.

Come tanti suoi compagni da qualche mese Sima Travasso, residente a Sesto San Giovanni,  studentessa brillante, neolaureata al Politecnico di Milano in architettura con una tesi sull’arte e la natura, affronta l’incognita della precarietà. Che per lei è però più dammatica. Sima infatti non è nata in Italia, ci è arrivata dall’India quando aveva solo un anno. Abbastanza perchè la legge le imponga dopo i 18 anni di poter restare solo per studiare o lavorare. Dunque la mancanza di un posto fisso per lei equivale a un’imminente espulsione dal Paese in cui vive sin da piccola, dove abita la sua famiglia.

In questo video, Sima racconta la sua storia, la fatica di capire regole e burocrazia dalle quali dipende il suo futuro, nella speranza che il suo caso possa aprire una riflessione su quanti, come lei, sono cresciuti e si sentono parte di un Paese che li tratta da stranieri.

Il video è stato realizzato in collaborazione con La Repubblica degli Stagisti,  testata giornalistica online nata per approfondire la tematica dello stage in Italia e dare voce agli stagisti, fondata da Eleonora Voltolina, amica di IdF e tra i fondatori di ITalents, che ha appena pubblicato per Laterza il bel libro Se potessi avere mille euro al mese, dedicato alla precarietà giovanile, che ha ispirato al Sima la sua riflessione.

AGGIORNAMENTO 2012

Che forza, la rete di amici di Italiani di Frontiera! Poche ore dopo la pubblicazione nei giorni scorsi di questo post, il caso sembra avviato a soluzione! Monica Chittò, data per favorita nella corsa alla poltrona di sindaco di Sesto San Giovanni alle elezioni del mese prossimo  (è assessore alla Cultura della giunta uscente, un grazie a Francesco Locatelli, esperto di web e collaboratore di Monica) intende proporre la cittadinanza onoraria per Sima, la giovane neolaureata di origine indiana protagonista della storia, che vive nel suo comune e in base alla legge rischia di venire presto espulsa.

Il caso di Sima è stato rilanciato persino sul sito della sezione italiana di Unicef  (grazie a Marta Fiasco, Programmi per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza Ufficio Coordinamento delle Campagne Unicef), che da tempo si batte contro queste discriminazioni.

Non solo: grazie al caso segnalato da Italiani di Frontiera, Sima potrebbe diventare presto testimonial di una campagna nazionale per denunciare il paradosso vissuto da tanti giovani figli di immigrati, che rischiano di venire espulsi dopo gli studi perchè non sono nati in Italia.

AGGIORNAMENTO 2016

Era la vigilia di Pasqua 2012 quando Italiani di Frontiera ha segnalato il caso di Sima. Che solo in questo 2016 ha festeggiato la Pasqua finalmente da cittadina italiana.

Lo scorso gennaio infatti, Sima ha ufficialmente ottenuto la cittadinanza con una breve cerimonia nel Comune di Sesto San Giovanni (dove nel frattempo Monica Chittò  che si era interessata al suo caso è diventata sindaco) firmando i documenti assieme a Elena Iannizzi, assessore all’Ambiente e qualità urbana, politiche giovanili, cooperazione internazionale, pace e diritti umani.

Sima nel frattempo, anche se la sua situazione di precarietà l’ha costretta a lungo in passato ad accettare lavori sottopagati e con scarse tutele, ha continuato la sua brillante carriera lavorando in diversi studi di architettura.

Proud of you Sima!

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