Auguri Venezia! Anche se scavi e Big Data, dice Diego Calaon, confermano che quel compleanno fu una scelta di “marketing”…

 

Tantissimi auguri Venezia!

Secondo la leggenda, la Serenissima “nacque” il 25 marzo 421 e val la pena di festeggiarla, anche se ormai sappiamo che quella data di 1600 anni fa fu una scelta a tavolino, di “marketing” dei secoli successivi e come ha scritto Gian Antonio Stella sul Corriere, sintetizzando saggi usciti di recente, Attila aveva allora quindici anni e dunque pure la fuga in laguna per salvarsi dagli Unni devastatori, arrivati in realtà trent’anni dopo, non regge come “atto fondativo” della città lagunare.

In realtà i primi insediamenti precedono le invasioni barbariche furono il frutto di uno spostamento graduale, di costante adattamento a cambiamenti ambientali in corso.

Lo ha spiegato in uno speciale del TGR Veneto ancora una volta uno dei protagonisti di Italiani di Frontiera, Diego Calaon archeologo di Ca’ Foscari incrociato qualche anno fa a Stanford, dove ha approfondito la sua ricerca grazie alla prestigiosa borsa di studio Marie Curie e tornato ora agli scavi di Torcello.

La nascita di Venezia dunque, come ha spiegato Diego al TGR  Rai, fu frutto non di una repentina fuga ma avvenne “Con un trasferimento lento. Così, ce lo dice l’archeologia, una periferia nella città di Altino, Torcello, diventa un luogo commerciale con più persone quasi della città dell’origine… Tanti nuovi inizi accogliendo sempre elementi diversi dall’esterno, rielaborandoli in una maniera del tutto peculiare e diventando in qualche modo un centro di pensiero tecnologico e pratico oltre che culturale”.

Una storia avvincente e carica di significati simbolici. Non solo perchè smentisce una versione agiografica che da sempre in tutto il mondo è stata insegnata come versione suggestiva della nascita della Serenissima. Ma perchè individua la vera origine della città in un processo graduale di adattamento al cambiamento ambientale, di conoscenza, adozione e modifica di soluzioni innovative.

 

Innovazione nell’uso di tecnologie anche alla base del lavoro di Diego. Che come aveva spiegato in questa intervista realizzata durante il suo soggiorno a Stanford, combinando agli scavi il confronto fra un’infinità di fonti reso possibile dall’uso di Big Data sta di fatto riscrivendo la storia delle origini di Venezia.

Con Diego Calaon nel campus di Stanford University, 2016.