Massimo Banzi (Arduino) torna nella scuola in Brianza in cui si è diplomato, un evento promosso da IdF

wired-massimo-banzi-copertinaE’ nato a Monza, si è diplomato a Desio. Ma non è stato facile averlo come ospite per un giorno in Brianza.

Massimo Banzi, cofondatore di Arduino, piattaforma hardware open source è oggi imprenditore di fama internazionale, vive a Lugano ma è sempre in giro per il mondo, per il suo lavoro e come speaker in eventi internazionali.

Sabato 6 aprile alle 10, Banzi sarà protagonista di un incontro con gli studenti ed i professori dell’ITI Fermi, che ha frequentato e al quale deve, dice, la formazione tecnica che è stata alla base del suo successo imprenditoriale. Più tardi Banzi sarà ospite di un evento conviviale degli imprenditori di Obiettivo Brianza, guidati da Maurizio Bocchi, che hanno promosso la giornata, ideata e organizzata da Italiani di Frontiera, in collaborazione con la scuola e il Comune di Desio. 

Banzi ha meritato di recente una copertina sulla rivista Wired, che lo considera testimonial ideale del movimento dei makers, che punta a rilanciare i mestieri artigianali attraverso il digitale. Anche per questo l’appuntamento del 6 aprile in Brianza, territorio di imprese artigiane e con una lunga storia rappresenta un evento speciale, per offrire spunti di ispirazione a un territorio non immune dalla crisi, che dovrà rinnovare le proprie eccellenze imprenditoriali proprio con uno spirito di condivisione.

Con Massimo Banzi, un incontro fortuito in Stazione Centrale...

Con Massimo Banzi, incontro fortuito in Stazione Centrale l’anno scorso, proprio il giorno dopo aver preparato il programma dell’evento a lui dedicato…

Arduino è una piattaforma hardware che consente anche ai meno esperti di programmare e modificarla, simbolo di un modello di business innovativo basato sulla condivisione. Anche per questo la rivista “Wired” ha dedicato una copertina a Banzi, considerandolo testimonial ideale del movimento dei “Makers”, che puntano sul digitale per innovare tradizionali mestieri artigianali. 

Sulla rivista CheFuturo! Banzi si presenta così.

“Sono un maker cresciuto giocando con i circuiti elettronici, tanto da maneggiare il mio primo saldatore all’età di 12 anni. Nel 2005 ho fondato il progetto Arduino, la scheda a microcontroller open source made in Italy che viene utilizzato dai creativi di tutto il mondo. Sono stato professore associato all’Interaction Design Institute di Ivrea, al CIID di Copenhagen. Ora insegno alla SUPSI di Lugano”.
Già sono usciti i primi articoli sulla stampa, c’è grande attesa per l’evento, che proporremo anche in streaming. Tutti gli aggiornamenti sulla pagina Facebook dedicato alla giornata.