Come aiutare il talento dei bambini “Hungry and Foolish”: IdF al convegno internazionale di Step-net di Vicenza

Schermata 2014-09-27 alle 11.10.27Stay Hungry, Stay Foolish”.

Le parole di Steve Jobs agli studenti della Stanford University in una memorabile conferenza del 2005, più volte citate nelle conferenze di Italiani di Frontiera, sono entrate nella storia e sono più che mai d’attualità in un mondo che per affrontare il futuro deve imparare a coltivare il talento basato sulla conoscenza continua e la capacità di uscire dagli schemi. 

Ma com’è la vita dei ragazzi che queste doti straordinarie, capacità di apprendere e comportamenti eccentrici, le hanno per natura? Non facile, soprattutto in Italia…A Vicenza venerdì 3 ottobre si parla con esperti internazionali di come crescere i bambini iperdotati, al primo convegno organizzato dalle appassionate mamme di Step-net Onlus, che hanno affidato all’autore di Italiani di Frontiera il ruolo di moderatore.

Aiutateci a far capire che oggi più che mai,  riconoscere e valorizzare il talento, anche quando è eccentrico, NON è un tema di nicchia… ma una risorsa preziosa per tutti.

Come spiegano gli organizzatori in una nota, In Italia sono invisibili e diventano spesso vittime di diagnosi sbagliate (ADHD, spettro autistico, DSA, DOP) e quindi sono a maggior rischio di sottorendimento e abbandono scolastico (underachievement e drop-out), perdita di autostima e isolamento sociale. In definitiva solo un COSTO SOCIALE. Questo dipende dal mancato riconoscimento  sia nell’ambito scolastico ( sostegno con programmi e didattiche personalizzate) sia nei contesti sociali. Le caratteristiche di questi ragazzi sono genetiche e sono una dotazione; il mancato supporto ai loro talenti e alla loro emotività particolare potrebbe condurli a vivere esperienze borderline, portando l’intera famiglia a seguire percorsi difficile, spesso dolorosi. I bambini e ragazzi plusdotati – sono il 5% della popolazione scolastica, mediamente uno per classe, dice ancora la nota. L’Italia è l’unico paese europeo in cui non sono riconosciuti e supportati a livello scolastico.