Amici di IdF: Gene Hodges (Websense) spiega l’ultima novita’ del cybercrimine: inferire sui malati

Gene Hodges

Gene Hodges

La sicurezza informatica è un fenomeno sociale più che tecnologico. E dietro a tutte le cose brutte che accadono ci sono persone“.

Gene Hodges, amministratore delegato di Websense, leader mondiale nello sviluppo di soluzioni per la sicurezza in Rete, di passaggio a Milano, ha tracciato per Reuters una sorta di identikit del cybercriminale.
I ragazzini solitari che un tempo guastavano i sistemi informatici per il gusto di riuscirci, come a mettere la firma su un muro con lo spray, sono cresciuti, hanno famiglia, dice. E la loro abilità l’hanno messa da tempo al servizio di bande criminali, per rubare e rivendere dati preziosi.
Ma l’ultima frontiera del crimine informatico è ancora più perversa: prendere di mira i malati, carpire dati riservati sulla loro salute, spesso a fini di estorsione. In qualche caso, soltanto per infierire su di loro, in modo crudele.
Qui l’intervista a Reuters.

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