Hippie New Year! Dieci video d’ispirazione per iniziare al meglio il 2018
Hippie 2018! Come sarà il nuovo anno? L’augurio di Italiani di Frontiera è che serva ad abbattere barriere, luoghi comuni, false certezze, ad aprire strade nuove alla conoscenza e alla creatività.
Ecco allora dieci video, una scelta personalissima, con l’augurio che possano servire proprio a ispirare nuovi percorsi.
A pochi mesi dall’esordio in prima nazionale a Vicenza del nuovo spettacolo “Dobbiamo tutto agli Hippie. Alle radici della New Economy“, regia di Alessio Mazzolotti, che nel 2018 contiamo di portare in giro per l’Italia, un doveroso omaggio alla controcultura californiana con la canzone che apre lo spettacolo. A cosa fa riferimento il titolo di uno dei testi principali sul rapporto tra controcultura e hi tech, “What the Dormouse Said: How the Sixties Counterculture Shaped the Personal Computer Industry”, (2005, John Markoff)? Ma a “White Rabbit“, cantata da Grace Slick con i Jefferson Airplane a Woodstock (1969), un’allusione alle atmosfere oniriche di Alice nel Paese delle Meraviglie, rivisitate in chiave psichedelica. Il messaggio è: allargare la coscienza…
White Rabbit, Jefferson Airplane, Woodstock (1969)
Oltre 38 milioni di visualizzazioni su YouTube per la bellissima interpretazione di “Space Oddity” di David Bowie eseguita nella stazione spaziale orbitante da Chris Hadfield. Pochi giorni prima dello sbarco dell’uomo sulla Luna, luglio 1969, la canzone racconta lo spaesamento estasiato di un cosmonauta solo nello spazio. L’astronauta canadese che la interpreta è fra quanti hanno sperimentato il cosiddetto Overview Effect: aver visto la Terra dallo spazio ha provocato in alcuni una autentica esperienza spirituale, un cambiamento irreversibile nella percezione e nella consapevolezza che il nostro pianeta è un tutt’uno senza confini, fragile, sospeso nel vuoto… qualcosa che potrebbe e dovrebbe forse diventare una consapevolezza comune, anche qui sulla superficie terrestre.
Space Oddity di David Bowie cantata nella stazione spaziale orbitante dall’astronauta Chris Hadfield
Consapevolezza è quanto ispira anche la presentazione di forte impatto di un esperto internazionale di creazione di aziende, sul palco delle conferenze TED. Ernesto Sirolli, amico di Italiani di Frontiera, racconta la sua esperienza, prima nel Terzo Mondo come volontario di non governative, poi come ispiratore di migliaia di piccoli imprenditori sparsi per i continenti. La prima regola, dice con una straordinaria comunicativa Ernesto (che oggi vive a Sacramento in California) è: non pretendere di imporre la propria visione in un contesto che non si conosce ma iniziare ascoltando e imparando.
Ernesto Sirolli (conferenza TED): Volete aiutare qualcuno? State zitti e ascoltate
Mai smettere d’imparare, il famoso Longlife Learning, anche perchè le tecnologie innovative stanno rivoluzionando la conoscenza, al punto di sconvolgere anche quel che siamo certi di sapere da sempre, come la storia delle origini di Venezia. Che un altro amico di Italiani di Frontiera, Diego Calaon archeologo di Ca’ Foscari Premiato dalla Comunità Europea nel 2014 con il prestigioso Marie Curie-Skłodowska International Outgoing Fellowship, a lungo impegnato a Stanford (qui in un’intervista esclusiva a IdF), si ripropone di riscrivere, con un libro prossimamente in uscita, Wood, Water and Slaves.
Diego Calaon, archeologo di Ca’ Foscari a Stanford: riscrivere la storia di Venezia con i Big Data
Piccolo stacco cinematografico, sul tema della consapevolezza, con la grande scena finale di un bellissimo film.
In “Orizzonti di Gloria” (1957) Stanley Kubrick ha diretto Kirk Douglas in un film di guerra così potente nella sua carica antibellica da esser stato proiettato in Francia solo diversi anni dopo l’uscita. Una ragazza tedesca (poi diventata la signora Kubrick…) terrorizzata e umiliata davanti a una rozza platea di soldati francesi, costretta a intrattenerli cantando. Ma la musica fa pian piano il miracolo, i soldati si zittiscono, ascoltano e non solo, capiscono che loro e quella ragazza non sono nemici… vista cento volte, non smette di emozionare.
Paths of Glory (orizzonti di Gloria, Stanley Kubrick 1957) scena finale
Proprio Stanley Kubrick aggiunge un altro prezioso tassello al nostro percorso, fra consapevolezza e allargamento della coscienza, proponendo un insolito ribaltamento del significato del mito di Icaro, pochi mesi prima di morire, nel discorso di accettazione del premio Griffith (1998), intitolato al regista che di fatto creò molti dei capisaldi del modo di fare cinema, prendendo da innovatore e pioniere tanti rischi, al punto di finire emarginato dalla stessa industria che aveva creato. Aveva volato troppo alto? Kubrick propone una lettura diversa di quel mito: non porre un limite alle propri ambizioni ma realizzarle con qualcosa di meglio che piume e cera.
Stanley Kubrick, discorso di accettazione del premio Griffith (1998) e il significato del mito di Icaro
Non si smette di imparare dunque. E se apprendimento potesse far rima con divertimento? Due esempi di valore.
Il primo è una fantastica parodia della hit Despacito per spiegare con animazioni e arrangiamento musicale sbalorditivi Evo-Devo la biologia evolutiva, con una versione vocale di Tim Blais, che ha realizzato lo straordinario canale di video musicali didattici A Capella Science .
Evo Devo: la Biologia Evolutiva in una parodia di Despacito, Tim Blais, A Capella Science
Secondo esempio di divertente parodia “colta”, stavolta made in Italy dedicato a un classico della letteratura: I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni rivisitato in chiave comica in soli dieci minuti, condensato di umorismo e abilità del fantastico gruppo teatrale degli Oblivion.
I Promessi Sposi in dieci minuti, parodia degli Oblivion
E se fosse la scienza a svelare il segreto della felicità? E’ Robert Waldinger direttore dell’Harvard Study of Adult Development, a spiegarlo, raccontando in una bellissima conferenza TED i risultati di una ricerca straordinaria durata decenni, svolta confrontando la vita di laureati nella prestigiosa Università e di persone dei quartieri disagiati di Boston. Trovando un denominatore comune: non sono i soldi e nemmeno la fama a render felici, ma la qualità delle relazioni interpersonali, specie quelle con le persone a noi più vicine, una qualità che ha un effetto benefico non solo sulla psiche ma pure sulla salute fisica.
Robert Waldinger (conferenza TED): lezioni dal più lungo studio sulla felicità
Dal segreto della felicità a quello ancora da svelare, sulla natura stessa del mondo in cui viviamo.
Padre del microchip e della tecnologia touch, Federico Faggin è la persona che forse ha più ispirato il percorso di Italiani di Frontiera, progetto che da prezioso amico ha pubblicamente elogiato.
L’italiano che in assoluto ha avuto il maggior impatto con le sue invenzioni nella rivoluzione tecnologica che ha cambiato la nostra vita, è oggi impegnato in una battaglia culturale che abbina scienza e spiritualità. Mentre una parte del mondo di Silicon Valley è affascinato dalla teoria della Singolarità, secondo la quale fra pochi anni disporre di macchine più intelligenti dell’uomo segnerà una svolta senza precedenti per la nostra esistenza, schiudendo orizzonti inimmaginabili, anche per la salute e la durata della vita, Faggin si oppone a questa visione sostenendo che le macchine non potranno mai avere un tratto cruciale dell’intelligenza umana che è quello della consapevolezza. Ma va oltre, convinto che anche nel mondo materiale, nella materia e nell’energia, esista una forma di consapevolezza sé, di fronte alla quale per ora la scienza si ferma, con un pregiudizio “materialista”. Faggin è certo che un giorno questa sua intuizione si potrà dimostrare con una formula matematica, per questo ha costituito con la moglie la Federico & Elvia Faggin Foundation per finanziare gli studi in questa materia. E lo spiega in questa lunga bellissima conferenza, luglio 2017 a Milano, in cui ricorda pure la sua straordinaria carriera di scienziato e imprenditore, intervistato da un altro amico di IdF, Mauro Aprile Zanetti.
Federico Faggin: la natura della Consapevolezza
Dieci video d’ispirazione, da centellinare e condividere, per guardare lontano, volare alto, pensare fuori dagli schemi, credere nelle Folli Idee.
Tutte parole chiave di Italiani di Frontiera. Buon 2018.