“Italiani di frontiera” è finalmente in libreria!

Dopo le anteprime  al Global Entrepreurship Congress alla Fiera di Milano ospite di InnoVits, al  Vodafone Theatre per l’evento L’Oréal con 300 giovani professionisti e al festival Medioera a Viterbo, è finalmente in libreria l’esordio di IdF in campo letterario, con “Italiani di frontiera. Dal West al Web: un’avventura in Silicon Valley” (EGEA). Ha avuto davvero una buona idea, Roberto Bonzio, a mischiare insieme le storie degli italiani che si spinsero fino in California a partire dalla Corsa all’Oro di metà Ottocento e di quelli che dagli anni Sessanta si sono gettati sui nuovi filoni dell’high-tech. Nuovi filoni, tra l’altro, non meno leggendari…”, è  scritto nella prefazione, di cui sono particolarmente orgoglioso, di quello che considero il più bravo giornalista italiano: Gian Antonio Stella, firma del Corriere della Sera.

L'anticipazione del libro al Global Entrepreneurship Congress a Milano, ospite di InnoVits

L’anticipazione del libro al Global Entrepreneurship Congress a Milano, ospite di InnoVits

E il libro io l’ho presentato così. “Da Sesto San Giovanni a Palo Alto per sei mesi, in aspettativa dalla redazione e con famiglia, facendo tutto da solo, senza sapere che cosa ne uscirà. La scoperta – fra storie, incontri e interviste – di un filo «out of the box» che collega lo spirito d’impresa di esploratori del Westal talento di leggendari innovatori, ricercatori e giovani startupper di successo, nella culla mondiale dell’innovazione. Un filo che oltre oceano riporta a maestri da riscoprire, come Olivetti e Montessori. Poi il ritorno in Italia e la rinuncia al posto fisso per un giornalismo diverso: racconti sul web e i social media, storytelling multimediali in giro per le città e all’estero. Con la convinzione che Silicon Valley aiuti a capire le straordinarie potenzialità nascoste ma anche le enormi barriere da abbattere nel nostro Paese. E che storie come quelle raccolte in questo libro siano davvero capaci di far volare le idee e possano ispirare quella rivoluzione culturale di cui abbiamo un grande bisogno”.