Giornalismo, social media e reputazione: un quadro nuovo che Michele Serra non capisce
Italiani di Frontiera è un esperimento di nuovo giornalismo, realizzato da un giornalista… “diversamente giovane”. Con il nuovo sito appena lanciato, IdF inaugura da oggi una nuova sezione, dedicata a “Giornalismo Vecchio e Nuovo”. Perchè spunti e contributi su come si fa questo mestiere, in Italia e all’estero, vanno di pari passo con la crescita di questo progetto.
A dire il vero, qualche anno fa IdF aveva pubblicato una riflessione proprio sul mestiere, con un post intitolato “Il giornalismo italiano un fortino d’altri tempi”, ripreso da Eleonora Voltolina su La Repubblica degli Stagisti, che aveva riscosso molto interesse.
L’occasione per parlare di questo mestiere e di nuovi media viene invece dall’editoriale pubblicato oggi su Repubblica da Michele Serra, nella sua rubrica. Un esempio prezioso, per comprendere come a mio avviso una delle firme del giornalismo italiano, utilizzando un metro di valutazione tradizionale, dimostri di non capire proprio come il nuovo quadro composto dai social media abbia consolidato non solo modalità di informazione ma anche valori del tutto diversi.
L’editoriale l’avevo già commentato a caldo sui social media. Ecco il testo.
“Dondolando sull’Amaca su Repubblica di oggi, Michele Serra nella sua rubrica non ha perso l’occasione di dispensare buon senso, senza prima capire. Lui si indigna per il licenziamento (e solidarizza con lei) di una giovane manager cacciata per un tweet “simpaticamente” razzista, in un’America che tollera il Ku Klux Klan.
Che nel web ci sia spesso una propensione al linciaggio è vero.
Sfugge purtroppo al Maestrino che su una vetrina planetaria una “piccola” cazzata s’ingigantisce perché la reputazione globale è diventata il valore principale, nel nuovo mondo che lui deve ancora scoprire. Ma soprattutto, che se la battuta infelice sfugge a una che di professione fa la manager di comunicazione (!), la sua azienda ha avuto la prova eclatante di avere assunto un’incompetente in grado di provocarle enorme danni alla reputazione. Lo so è strano ma ci sono ancora posti dove gli incompetenti vengono cacciati.
Oh quanto bene farebbe al Maestrino vedere questo video TED in cui Rachel Botsman spiega che reputazione e affidabilità sono oggi il capitale più importante, “moneta della nuova economia”.
Rachel Botsman (TED): La fiducia la moneta della nuova economia