Cento anni di Olivetti – Enrico Pesatori, da Ivrea a direttore per il Nord America

Enrico Pesatori

Un altro veterano di Olivetti rievoca con Italiani di Frontiera la sua esperienza.

Oggi alla presidenza di Penguin Computing, all’avanguardia nel campo dei cluster (aggregazioni di numerosi computer dalle prestazioni eccezionali, dedicati al sistema Linux), Enrico Pesatori e’ stato direttore Olivetti nel Nord America.

Laureato al Politecnico di Torino, ho iniziato la mia carriera alla General Electric in Usa, partecipando per due anni al loro prestigioso corso per giovani managers.
Tornato Italia, dopo un anno alla GE passai alla Olivetti, 17 anni che mi hanno portato da product manager a Ivrea alla direzione della Olivetti Nord America.
In quegli anni la mia carriera e’ stata meta’ in USA e meta’ in Italia. Le mie resposabilita’ sono state molteplici, dalla direzione dei Prodotti per Ufficio (vedi Electronic Typewriter), alla direzione della Divisione Informatica Distribuita (vedi Personal Computer M24, progettato nei laboratori di Cupertino, CA e nuova linea sistemi) e alla gia’ nominata direzione del NA. Gli ultimi dieci anni li passai sotto la direzione di Carlo Debenedetti, Presidente di Olivetti. Un gran manager e un eccellente business man che ho sempre stimato e da cui ho imparato molto. Lasciai l’Olivetti 1990 per la posizione di CEO di Zenith Data Systems a Chicago, azienda che di fatto invento’ il laptop.

RIPENSANDO A OLIVETTI – La Olivetti ha attraversato tanti fasi, fra gli anni Settanta e Ottanta quando c’ero io. Ha creato macchine ottime ma in alcuni casi non ha avuto i mezzi finanziari per sostenerle. Per questo alla fine degli anni Sessanta la divisione elettronica fu ceduta a GE.
La mia storia in azienda e’ stata legata all’inizio alle macchine da calcolo Olivetti negli Usa e alla macchina per scrivere elettronica .
La vera spinta verso il sucesso inizio’ nel 1978 con l’arrivo di Carlo De Benedetti, capace di trasformare in tre anni Olivetti in un’azienda eccellente, numero due nei PC dopo IBM e leader per le macchine da scrivere elettroniche.

Negli anni Ottanta Olivetti divenne estremamente popolare, aveva importanti quote di mercato in Europa. Era dotata di un management di prestigio in tutto il mondo e sopratutto generava ottimi utili. Purtroppo alla fine degli anni ’80, una recessione nel settore, qualche scelta di organizzazione infelice e una po’ di stanchezza nel management avviarono l’azienda a un lento e penoso declino.

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