Duecento anni dalla nascita di Antonio Meucci. Ma un altro italiano semisconosciuto, arrivo’ al telefono…
Oggi ricorre il secondo centenario della nascita di Antonio Meucci, padre del telefono, nato a Firenze il 13 aprile 1808.
Se n’e’ ricordato anche Google, con un originale logo dedicato all’inventore toscano emigrato in America Qui e Qui alcune delle biografie che ricordano la figura di Meucci ed il suo lungo sfortunato braccio di ferro con Graham Bell, inventore scozzese e imprenditore di successo, per veder riconosciuto il proprio contestato primato nell’invenzione dell’apparecchio che ha cambiato le nostre vite. Un primato che il Parlamento Usa gli ha riconosciuto solo nel 2002.
Anche se in un recente libro, molto interessante, “Hacker, scienziati e pionieri”, scaricabile gratis sul sito di Stampa Alternativa, l’autore Carlo Gubitosa ricorda che un altro italiano, ignoto ai piu’, era arrivato al telefono tra 1865 e prima di Meucci (1871) e Bell (1876): si chiamava Innocenzo Manzetti, era valdostano. Ed i suoi meriti sono oggi ancora misconosciuti, a differenza di Meucci, come ricorda “Il laboratorio delle meraviglie”, un libro a lui dedicato ed uscito nei giorni scorsi.
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