Inchiostro al silicio per i pannelli solari del futuro, Francesco Lemmi presenta Innovalight
Realizzare pannelli solari non con sottili pellicole ma con un particolare inchiostro al silicio, da spalmare sul vetro. Il progetto al quale sta lavorando Innovalight e’ ancora in fase sperimentale. Ma i risultati sono incoraggianti e promettono ulteriori sviluppi, ha detto a Italiani di Frontiera Francesco Lemmi, romano, Director Device Development della societa’.
DA ROMA A STANFORD – Sono arrivato a Stanford durante il terzo anno di dottorato di ricerca ingegneria elettronica da Roma, come visiting scientist allo Xerox Palo Alto Risearch Center, dove mi hanno offerto di restare (1998-2000). Il mio settore era quello dei raggi x, medical imaging, radiografie digitali, fluoroscopie… lavoravo sui sensori al silicio, mi occupo di dispositivi a seminconduttore.
Da li’ sono tornato a Roma come ricercatore all’ Universita’ per circa due anni. Poi nel 2002 sono tornato qui a Silicon Valley. Prima in una start up company, FlexICs, sino al 2004. Facevamo display flessibili su plastica. Ma e’ settore che richiede investimenti troppo grossi, non c’e’ spazio per delle start up senza tutti questi soldi… e tentare di applicare su larga scala questi prodotti e’ un grosso rischio ed e’ costosissimo.
NANOTECNOLOGIE – Dal 2004 al 2006 sono passato a NanoSys, un’azienda incentrata sulle nanotecnologie. Ma secondo me si lavorava un po’ troppo ad ampio spettro. Se in cinquanta persone si seguono troppi progetti, il rischio e’ che nessuno progredisca…
CELLE SOLARI – Cosi’ nel 2006 sono tornato nel campo delle celle solari con Innovalight, un’azienda molto piu’ concentrata su un progetto preciso ed un tipo di prodotto che potremmo alla fine proporre e finanziare per metterlo in produzione, perche’ e di piu’ semplice realizzazione.
Siamo una trentina, un ambiente ottimo. Obbiettivo: realizzare pannelli solari con un particolare “inchiostro di silicio”. Ci sono difficolta’ da superare ma i risultati sono molto incoraggianti. Anche perche’ sara’ sicuramente possibile realizzare varie generazioni di prodotti. All’inizio meno competivii e ambiziosi ma via via sempre piu’ efficienti e competitivi. E fra dieci anni….
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